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Salute a tavola: una dieta con meno cibi infiammatori può abbattere il rischio di ictus e malattie cardiovascolari

Mangiar bene, si sa, fa…bene alla salute. L’ultimo consiglio, in fatto di diete equilibrate, viene dagli States. In particolare dai ricercatori del dipartimento di Nutrizione della Harvard T.H. Chan School of Public Health secondo i quali diete ricche di carne rossa e lavorata, cereali raffinati e bevande zuccherate – normalmente associate ad una maggiore infiammazione nel corpo – possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) e di ictus rispetto a diete ricche, all’opposto, di cibi antinfiammatori.

LO STUDIO PUBBLICATO SUL JACC
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), è importante consumare cibi contenenti livelli più elevati di antiossidanti e fibre per aiutare a combattere l’infiammazione.

COSA FA BENE E COSA NO
Il team di ricercatori che ha firmato lo studio suggerisce di prediligere verdure a foglia verde (cavoli, spinaci, cavoli, rucola), verdure gialle (zucca, peperoni gialli, fagioli, carote), cereali integrali, caffè, tè e vino, limitando l’assunzione di zuccheri e cereali raffinati, cibi fritti, bibite gassate e carne lavorata.

IL MODELLO UTILIZZATO NELLA RICERCA
Gli scienziati, per la loro ricerca, hanno utilizzato un indice alimentare sviluppato empiricamente per valutare i livelli di infiammazione associati al tipo di alimentazione. Così, dopo aver controllato altri fattori di rischio come l’indice di massa corporea, l’assunzione di vitamina, l’attività fisica, hanno verificato come i partecipanti che seguivano diete proinfiammatorie mostravano un rischio di malattie cardiovascolari aumentato del 46% e di ictus maggiore del 28% rispetto agli individui con regimi alimentari antinfiammatori.

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