Secondo quanto scoperto da un team di scienziati della Ohio State University, un particolare tipo di batterio presente nell’intestino dell’uomo, potrebbe rivelarsi un ottimo alleato nel contrasto del rischio di malattie cardiache. La ricerca, che a breve sarà diffusa sul “Journal of Biological Chemistry“, si è concentrata sull’eubacterium limosum, un batterio già conosciuto come “buono” per la capacità che ha di intervenire sull’infiammazione intestinale.
La task-force di ricercatori capitanata dal professore di Microbiologia, Joseph Krzycki, ha scoperto gli effetti positivi che questo batterio ha sulla salute dal momento che impedisce ad un altro composto più problematico, la L-carnitina, di sviluppare il proprio potenziale nella formazione di trimetilammina (TMA), un prodotto della decomposizione di alcuni cibi, collegato alle arterie ostruite.
Il comportamento benefico dell’eubacterium limosum, sarebbe dovuto a una proteina chiamata mtcB, un enzima responsabile del processo di demetilazione, che modifica la struttura del composto, con la conseguente riduzione della tossicità della TMA.
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