Via libera alla sperimentazione del vaccino anti-Aids basato sulla tecnologia a Rna messaggero (mRna), la stessa utilizzata per i vaccini anti-Covid. Ad annunciarlo, con una nota, l’International Aids Vaccine Initiative (Iavi) e Moderna, la società americana di biotecnologie produttrice del vaccino contro il coronavirus.
PROGETTO FINANZIATO DALLA FONDAZIONE BILL GATES
Il progetto è stato finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, la fondazione del patron di Microsoft, Bill Gates, e della ex moglie, Melinda.
STUDIO CLINICO DI FASE 1
Le prime dosi del “siero” sperimentale mRna-1644 (questo il nome), ha spiegato il colosso farmaceutico, sono già state somministrate presso la School of Medicine and Health Sciences della George Washington University (GWU) a Washington DC, nell’ambito di uno studio clinico di fase 1, vale a dire il primo step necessario alla validazione della molecola.
RECLUTATI 56 VOLONTARI
In ogni caso, la somministrazione del “farmaco” contro le infezioni da Hiv, sempre nell’ambito dello studio sperimentale di fase 1, si svolgerà in quattro differenti sedi negli Usa; ad essere reclutati saranno 56 volontari adulti sani e Hiv-negativi. In un report, pubblicato sul sito di Moderna, si spiega a 48 di essi saranno somministrate una o due dosi di mRNA-1644, mentre in 32 riceveranno il boost mRNA-1644v2-Core. Altri 8 volontari, poi, avranno solamente il richiamo immunogeno.
PARTECIPANTI MONITORATI PER 6 MESI
Successivamente gli scienziati esamineranno le risposte immunitarie dei partecipanti in dettaglio molecolare, per capire se gli obiettivi di risposta siano stati raggiunti o meno. Iavi e Moderna sottolineano che, per ragioni di sicurezza, i partecipanti allo studio saranno monitorati per 6 mesi a partire dall’ultima vaccinazione, per stabilire se la somministrazione del vaccino mRna-1644 sia in grado di creare i cosiddetti “anticorpi ampiamente neutralizzanti” o bnAb.
LA NOTA DI MODERNA
Come infatti ci ha tenuto a precisare il comunicato diffuso da Moderna: “l’introduzione di bnAb è considerata un obiettivo della vaccinazione contro l’Hiv e un primo passo nell’ambito di quel processo”.