Una nuova terapia capace di ridurre la progressione della malattia: è stata presentata nell’ambito di “Ectrims 2022“, 30esimo congresso del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla, svoltosi ad Amsterdam dal 26 al 28 ottobre. Il trattamento in questione è di tipo “precoce” e prevede l’impiego della molecola Ocrelizumab. Ebbene, in base ai dati presentati, il 77% dei pazienti malati di Sclerosi multipla (Sm) nella forma recidivante-remittente ed in fase iniziale – che non aveva tuttavia ricevuto alcun trattamento in precedenza -, a due anni di distanza, ha raggiunto l’assenza di evidenza di attività della patologia.
LA TERAPIA CON OCRELIZUMAB E’ EFFICACE
Secondo il prof. Claudio Gasperini, direttore della U.O. di Neurologia e Neurofisiopatologia dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma nonché coordinatore del Gruppo di Studio per la Sclerosi Multipla della Società Italiana di Neurologia (SIN), sulla scorta dei dati “a nove anni presentati all’Ectrims, la terapia con Ocrelizumab continua a dimostrare (nelle persone con forma recidivante e primariamente progressiva di Sclerosi multipla) un’efficacia significativa contro l’attività e la progressione della malattia, con un profilo di sicurezza coerente nel lungo termine”.