Passi in avanti nella lotta alla mielofibrosi. Da un recente studio clinico di Fase 1b, condotto dai ricercatori del The Tisch Cancer Institute’s del Mount Sinai e presentato alla riunione annuale dell’American Society of Hematology, è emersa la possibilità di poter mettere a punto una nuova e più efficace terapia per la cura del cancro del midollo osseo.
ESPERIMENTO CONDOTTO CON “AVID200” SU 21 PAZIENTI
Report alla mano, i ricercatori hanno infatti scoperto che non solo una nuova cura è possibile, ma anzi è associata a modesti miglioramenti nei pazienti. A questi ultimi – 21 in tutto, arruolati nello studio multicentrico – è stato somministrato AVID200: ebbene, hanno mostrato miglioramenti nel carico dei sintomi (anemia e ingrossamento della milza) anche se l’obiettivo principale, inizialmente, era quello di testare la sicurezza della terapia e la ricerca della dose ottimale.
FARMACO EFFICACE SE COMBINATO CON ALTRE TERAPIE?
Alcuni di quei pazienti hanno avuto un miglioramento duraturo della conta piastrinica e le loro milze ingrossate hanno visto ridurre la propria dimensione. Tuttavia, nonostante i benefici clinici osservati, le cicatrici del loro midollo osseo non sono diminuite. Gli studiosi del Mount Sinai hanno concluso che il trattamento avrebbe dovuto essere combinato con altri farmaci per ottimizzarne l’impatto. Ne deriva, dunque, che l’AVID200 in futuro debba essere probabilmente combinato con altre terapie.