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Sclerosi multipla: l’infezione da un virus comune aumenta le possibilità di poter sviluppare la malattia

Centocinquanta anni dopo che un neurologo francese ha riconosciuto, per la prima volta, un caso di sclerosi multipla (SM) in una giovane donna con un tremore insolito, la causa di questa malattia devastante rimane sfuggente. Ora, lo studio di un team di ricercatori, guidato dal medico ed epidemiologo Alberto Ascherio dell’Harvard T.H. La Chan School of Public Health, ha trovato la prova più evidente che l’infezione da un virus comune, il virus di Epstein-Barr (EBV), aumenta notevolmente le possibilità di poter sviluppare questa malattia rara.

ANALIZZATO SANGUE DI 10 MILIONI DI SOLDATI
La “task force” di scienziati è arrivata a tali conclusioni raccogliendo ed analizzando un database di cartelle cliniche di 10 milioni di soldati statunitensi in servizio attivo arruolatisi tra il 1993 e il 2013 e che, in quel periodo, avevano fornito un campione del loro sangue, ogni due anni, per il test dell’HIV.

SVILUPPI PER UN VACCINO?
Gli autori del report scientifico, di cui dà notizia il portale Science, sperano che i risultati della loro ricerca possano stimolare lo sviluppo di un vaccino contro l’EBV. Il virus in questione è stato, infatti, collegato a diversi tumori e, come riferisce il portale scientifico, provoca anche la mononucleosi. I ricercatori vogliono quindi verificare se la vaccinazione dei giovani contro l’EBV sia in grado di prevenire la SM.

Leggi l’articolo di Science

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