Attraverso le analisi del sangue sarebbe possibile constatare il rischio di eventuale comparsa della sclerosi laterale amiotrofica (Sla). E’ quanto ha dimostrato un team di scienziati statunitensi dell’Università del Michigan esaminando i livelli di metallo nei campioni di plasma e di urina di oltre 450 persone affette dalla malattia confrontandoli con i prelievi ottenuti da circa 300 individui sani. Ebbene, quanti sono stati trovati con livelli elevati di metalli nel sangue e nelle urine sembrerebbero avere più probabilità di vedersi diagnosticata la Sla.
METALLI NEL SANGUE E NELLE URINE
Dallo studio, pubblicato sul “Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry“, è emerso che metalli come selenio, rame e zinco – se presenti in dosi più massicce – comportavano un rischio più elevato di poter contrarre la malattia e dunque di morte prematura.
IL RUOLO DEI FATTORI AMBIENTALI
Un ruolo fondamentale lo giocherebbero i fattori ambientali. “Le relazioni tra geni e ambiente – spiega infatti Kelly Bakulski, una delle autrici del report – possono essere davvero complesse. È fondamentale migliorare la nostra comprensione e condurre ulteriori approfondimenti per capire quali fattori possono influenzare lo sviluppo della malattia”.
Foto: BeatriceBB da @Pixabay