Una sonda endoscopica capace di catturare i primi segnali di formazione del cancro alla vescica. E’ quanto un team internazionale di ricercatori specializzati in fotonica, branca delle scienze ottiche che studia il controllo della propagazione dei fotoni, sta cercando di realizzare nell’ambito di “Amplitude“, il progetto coordinato dall’Università di Tampere in Finlandia. Tale strumento, secondo l’obiettivo del team di scienziati, una volta ultimato, sarà in grado di raggiungere e scansionare il tessuto della vescica come gli strumenti oggi a disposizione non riescono a fare.
Ricordiamo che il tumore alla vescica, il sesto più frequente negli uomini, è particolarmente difficile da individuare nelle fasi iniziali e attualmente viene diagnosticato soprattutto attraverso l’analisi delle urine. I mezzi attualmente a disposizione del personale sanitario non sono, tuttavia, sempre in grado di fornire immagini chiare dall’interno della vescica perché la luce non arriva a penetrare nel tessuto.
L’endoscopio di Amplitute fornirà informazioni immediate e dettagliate, con una tecnica non invasiva, per determinare la fase di sviluppo del tumore e fornire una diagnosi quanto più precoce possibile.
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