Un trapianto fecale di microbiota da donatore sano sarebbe in grado di migliorare notevolmente la salute dell’intestino dei malati di cirrosi prevenendo, in tal modo, l’insorgenza di infezioni pericolose per questi pazienti. E’ quanto emerso da uno studio coordinato dai ricercatori del King’s College di Londra finanziato da una partnership tra il National Institute for Health and Care Research (NIHR) e il Medical Research Council (MRC), presentato al congresso Easl di Vienna (European Association for the Study of the Liver, l’Associazione europea per lo studio del fegato).
BATTERI CATTIVI NELL’INTESTINO
La malattia epatica cronica allo stadio terminale, nota come cirrosi (cicatrizzazione irreversibile del fegato), è la terza principale causa di mortalità nel Regno Unito. Il corpo umano contiene trilioni di batteri, ma le persone malate di cirrosi hanno un numero maggiore di batteri “cattivi” nell’intestino che li rende altamente suscettibili a una serie di infezioni. La prescrizione eccessiva di antibiotici significa che stanno diventando meno efficaci nel trattamento di queste infezioni e l’intestino può essere infettato da “super-batteri”. Le infezioni nelle persone con cirrosi sono spesso gravi e possono risultare fatali.
PILLOLE CON MICROBIOTA FECALE SANO
Ebbene, i ricercatori britannici del King’ College hanno hanno messo a punto una vera e propria pillola contenente feci liofilizzate, molto più comoda da somministrare (per via orale) rispetto all’attuale trapianto di microbiota fecale (che si effettua invece in endoscopia attraverso il naso). Grazie all’assunzione del nuovo “microbiota” contenuto in questa capsulina, i batteri dell’intestino cattivo possono essere sostituiti con batteri sani (di volontari sani) in un processo noto come FMT, che contribuisce a frenare il processo infettivo. I risultati dello studio portano dunque un rinnovato senso di speranza per i pazienti alle prese con cirrosi avanzata e offrono una potenziale svolta nel loro trattamento.