Il nuovo vaccino contro l’herpes zoster (meglio noto come “fuoco di Sant’Antonio“) potrebbe proteggere dalla demenza. E’ quanto emerso da uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Medicine“, che ha coinvolto più di 200mila persone. Ebbene, dati alla mano, è stata rilevata una riduzione di almeno il 17% delle diagnosi di demenza nei sei anni successivi alla somministrazione del siero. Si tratta di Shingrix, che negli Stati Uniti ha sostituito Zostavax nel 2017. Lo stesso vaccino è stato anche associato a rischi inferiori di demenza rispetto ad altri due “farmaci” comunemente usati nelle persone anziane: antinfluenzale e tetano-difterite-pertosse.
GLI SCIENZIATI PREDICANO CAUTELA
L’effetto insomma è apparso piuttosto robusto (sia negli uomini che nelle donne, anche se è risultato maggiore nelle donne) e confermato anche in più analisi secondarie. Tuttavia, i ricercatori predicano cautela considerando i dati in loro possesso ancora limitati per poter affermare con certezza che il vaccino è efficace. Dal loro punto di vista i risultati del loro studio dovrebbero semmai stimolare ulteriori report in grado di indagare i meccanismi posti alla base del meccanismo di protezione del vaccino così da facilitare la progettazione di un ulteriore studio clinico randomizzato controllato su larga scala per confermare il possibile beneficio aggiuntivo del Shingrix.
Fonte news: Nature Medicine