Il microbiota intestinale controlla l’immunità e la funzione cerebrale, ma il suo ruolo nell’invecchiamento cognitivo non è ancora chiaro. E’ tuttavia noto come il processo di invecchiamento produca alterazioni drammatiche nel microbiota, che è legato a condizioni di salute e fragilità peggiori nelle popolazioni anziane. Uno studio, pubblicato su “Nature Aging“, condotto da un team di scienziati capitanati da Marcus Boehme, Katherine E. Guzzetta e Thomaz FS Bastiaanssen, dell’University College di Cork, in Irlanda, ha scoperto che il trapianto di microbiota intestinale da da un organismo giovane a uno più avanti con gli anni, potrebbe contrastare specifici cambiamenti nel cervello associati all’invecchiamento. L’esperimento è stato condotto su topi giovani (3-4 mesi) e topi anziani (19-20 mesi) ed ha attenuato i disturbi cognitivi invertendo le differenze nei metaboliti dell’ippocampo e in alcuni aspetti dell’immunità periferica e cerebrale.
L’articolo completo su Nature Aging