Lunedì 18 maggio: la “fase 2” entra ufficialmente nel vivo. L’Italia prova a ripartire dopo il lungo lockdown che l’ha tenuta bloccata. E lo fa nel rispetto delle “linee guida” fissate dopo il lungo confronto tra governo e Regioni. A partire da oggi, ristoranti e bar, negozi e parrucchieri, ma anche gli stabilimenti balneari tornano ad aprire i battenti. Nel DPCM firmato ieri dal premier Giuseppe Conte, da metà giugno scatterà il “semaforo verde” anche per gli spettacoli all’aperto (ma non ancora per le discoteche) mentre in piscina si potrà tornare già dal 25 maggio. Dal 3 giugno, inoltre, ci saranno le frontiere aperte con l’Europa. Da registrare, sul fronte del difficile confronto con gli enti locali, il no del governatore campano Vincenzo De Luca il quale non ha firmato l’intesa raggiunta con Palazzo Chigi. “L’esecutivo non scarichi le responsabilità sulla sicurezza” ha detto il presidente della giunta regionale di via Santa Lucia. Dal canto suo il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia ha annunciato una proposta alle Regioni per azzerare le procedure amministrative a carico delle imprese.
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