Via libera al decreto Rilancio, la “maximanovra” approvata ieri dal governo, con gli aiuti e le misure per 55 miliardi di euro destinati a famiglie e imprese colpiti dalla crisi economica e sanitaria scatenata dal nuovo coronavirus. Parlando in conferenza stampa, dove ha illustrato il dispositivo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha parlato di “premessa per concretizzare la ripresa” dell’Italia. Da registrare, nell’ambito del Dl, l’accordo raggiunto tra governo-Regioni per velocizzare il pagamento della Cig (che sarà saldata direttamente dall’Inps) e l’intesa sulla regolarizzazione dei migranti irregolari e l’emersione del lavoro nero. Ancora, il decreto prevede l’erogazione di 15-16 miliardi per le aziende; 1,4 miliardi destinati a università e ricerca e 2 miliardi per il turismo. Nel Dl Rilancio varato dall’esecutivo è stato previsto anche un taglio delle tasse per 4 miliardi. A giugno poi sarà ridotta l’Irap e si va verso un blocco dei licenziamenti per 5 mesi.
3,2 MILIARDI PER LA SANITA’
Sul fronte sanità, il Decreto Rilancio dispone il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera, oltre che di quella assistenziale e della cosiddetta attività di sorveglianza attiva. Complessivamente, ammontano a poco più di 3 miliardi e 200 milioni di euro i fondi stanziati per il settore, per il solo 2020. “Si rende stabile – recita la nota diramata dal Consiglio dei ministri – l’incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva stabilito per far fronte all’emergenza, e si stabilisce la riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva, che saranno fruibili sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure e il 50 per cento dei quali dovrà essere immediatamente convertibile in posti letti di terapia intensiva”.
NASCE L’INFERMIERE DI COMUNITA’
“Inoltre – viene ribadito ancora – si rafforzano i servizi infermieristici distrettuali, con l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità, per potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da Covid-19”. Per questo, prosegue la nota, si “autorizza l’assunzione di un numero massimo di circa 9.000 infermieri. Si prevede l’assunzione di assistenti sociali e socio-sanitari, l’attivazione di centrali operative regionali di assistenza ai malati e il riconoscimento economico del lavoro di assistenza ai pazienti più fragili svolto dai medici di famiglia”.
PERCORSI “SEPARATI” PER I PAZIENTI COVID
Si consoliderà, inoltre la “separazione dei percorsi per i pazienti sospetti Covid-19 o potenzialmente contagiosi, rendendola strutturale e assicurando la ristrutturazione dei Pronto Soccorso con l’individuazione di distinte aree di permanenza, in attesa di diagnosi. Saranno implementati i mezzi di trasporto dedicati ai trasferimenti secondari per i pazienti Covid, per le dimissioni protette e per i trasporti interospedalieri per pazienti non affetti da coronavirus”.
300 POSTI IN TERAPIA INTENSIVA E PREMIALITA’
“Fino al 31 dicembre 2020, saranno resi disponibili 300 posti letto di terapia intensiva, suddivisi in 4 strutture movimentabili, ciascuna delle quali dotata di 75 posti letto, da allocare in aree attrezzabili preventivamente individuate da parte di ciascuna regione e provincia autonoma. Per il 2020, le regioni e le province autonome possono incrementare i fondi della contrattazione integrativa per riconoscere, al personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nell’emergenza epidemiologica, un premio commisurato al servizio effettivamente prestato nel corso dello stato di emergenza”.
100 MILIONI PER BORSE DI STUDIO
“Dal 2020 al 2024, si incrementano di quasi 100 milioni di euro le borse di studio degli specializzandi di medicina. Si velocizzano e snelliscono le procedure per l’adozione, su tutto il territorio nazionale, del Fascicolo sanitario elettronico, che viene ulteriormente potenziato. Si incrementa di 1,5 miliardi di euro, per il 2020, il Fondo per le emergenze nazionali (FEN), destinandone 1 miliardo all’ulteriore finanziamento degli interventi di competenza del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria da COVID-19. Si stanziano risorse per il potenziamento del sistema sanitario militare e per il pagamento degli straordinari delle forze armate e delle forze di polizia”.