La notizia che il mondo sperava, ma sulla quale bisogna comunque procedere con i piedi di piombo. Il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech, è risultato efficace nel prevenire il 90 per cento delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione (che è ancora in corso). Lo ha annunciato il presidente della Pfizer, Albert Bourla.
L’OTTIMISMO DELLE AUTORITA’
La Biontech, azienda tedesca, ha, a sua volta, confermato dell’americana Pfizer, rivelando di voler chiedere l’autorizzazione per la produzione del farmaco, insieme alla stessa Pfizer, la settimana prossima all’ente FDA americano. “Allo stato attuale è probabile che si possa arrivare velocemente come mai prima nella storia dell’umanità a un vaccino contro un nuovo virus” ha commentato il ministro degli Esteri tedesco Jens Spahn. “Possiamo essere ottimisti” , ha aggiunto.
IL VACCINO UTILIZZA L’RNA
Il medicinale sviluppato dai due colossi farmaceutici, utilizza la sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, vale a dire l’acido ribonucleico (Rna), in sostanza, il messaggero molecolare che contiene le istruzioni per costruire le proteine del virus. Utilizzare l’Rna messaggero (mRna) è stata una scelta dettata dall’esigenza di riuscire a produrre vaccini in breve tempo, ottenendo una risposta immunitaria quanto più ottimale possibile. L’obiettivo è somministrare direttamente l’mRna che controlla la produzione di una proteina contro la quale si vuole scatenare la reazione del sistema immunitario.
MINUSCOLE NAVETTE AL LAVORO
Nel caso del Sas Cov2 responsabile della pandemia, la proteina è la Spike, l’artiglio molecolare utilizzato dal virus per agganciare le cellule sane e invaderle. Per trasportare le “istruzioni” inducendo, così, le cellule a produrre la proteina Spike, vengono utilizzate delle minuscole apposite “navette”.
IL RUOLO DELLA PROTEINA SPIKE
La proteina Spike è stata una delle prime a essere individuata, è ben nota e si è osservato che il sistema immunitario umano è in grado di riconoscerla. Non appena questo avviene, le difese dell’organismo stimolano la produzione di cellule B, che producono anticorpi, e di cellule T, specializzate nel distruggere le cellule infette. Commentando i dati sul vaccino di Pfizer e BioNTech, il direttore del Niaid, l’immunologo Anthony Fauci, ha definito i risultati “molto buoni”.