Trapianto di midollo riuscito al “Bambino Gesù” su piccolo di 6 anni malato di leucemia e positivo al Covid

Intervento perfettamente riuscito all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma dove è andato a buon fine il trapianto di midollo per il bimbo di 6 anni, affetto da leucemia linfoblastica acuta, che, nel mese di marzo, era risultato positivo al nuovo coronavirus con tutta la famiglia (la madre e il padre). Per favorire l’eliminazione del virus della Sars Cov2, il piccolo paziente era stato ricoverato al Centro Covid di Palidoro e qui, il 9 maggio, una volta ottenuta l’autorizzazione per uso compassionevole dal Comitato Etico del “Bambino Gesù” e il nulla osta del Centro Regionale Sangue, sottoposto al trattamento con plasma ottenuto da un soggetto guarito dall’infezione virale. Tale trattamento, secondo quanto reso noto dal plesso ospedaliero capitolino, è stato reso possibile grazie alla collaborazione sviluppata con l’Ospedale Spallanzani ed in particolare il professor Giuseppe Ippolito (per il reclutamento del donatore di plasma con il migliore titolo di anticorpi neutralizzanti, vale a dire in grado di prevenire il legame di proteina spike di SARS-CoV-2 al suo recettore presente sulle cellule umane) e l’Ospedale San Camillo (per la raccolta del plasma tramite aferesi, inattivazione – procedura con cui vengono bloccati gli eventuali patogeni presenti – e congelamento). Una volta negativizzato, è stato possibile eseguire l’atteso trapianto con le cellule staminali emopoietiche prelevate dal padre, anche lui nel frattempo guarito dal virus. Cellule appositamente manipolate per eliminare i linfociti T alfa/beta+, pericolosi per l’organismo del ricevente. Si tratta della tecnica messa a punto dall’equipe del professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Onco-ematologia e Terapia Cellulare e Genica nonché professore di Pediatria alla Sapienza Università di Roma. Una tecnica sviluppata nell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede con la più ampia casistica al mondo (circa 700 i trapianti da genitore effettuati sino ad oggi) su bambini affetti da leucemie e tumori del sangue. Ora il bambino sta bene, non ha avuto complicanze. Le cellule del papà si stanno moltiplicando e si avvia verso la guarigione completa. Verrà sottoposto ai normali controlli post-trapianto.