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Griglia addio, si chiama Nsg il nuovo metodo per la valutazione dei Lea

Anno nuovo, vita nuova per la valutazione dei Lea. Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) ha mandato in soffitto la vecchia “griglia” affidandosi ad uno strumento nuovo di zecca per “giudicare” l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nelle regioni del Belpaese: si tratta dell’Nsg, acronimo che sta per “Nuovo Sistema di Garanzia“, un meccanismo previsto nell’ultimo Patto per la Salute siglato a fine 2019.Il metodo, “alimentato” dalle informazioni presenti sul (nuovo) sistema informativo sanitario (Nsis), è stato adottato con l’obiettivo di valutare, in maniera più accurata, le dimensioni della sanità tricolore, ed opera prendendo in considerazione 88 indicatori raccolti in tre macro-aree(prevenzione, distrettuale e ospedaliero): 16 sono stati “pensati” per la prevenzione collettiva e la sanità pubblica; 33 per l’assistenza distrettuale; 24 per l’assistenza ospedaliera; 4 indicatori sono di contesto per la stima del bisogno sanitario; 1 per l’equità sociale; 10, infine, vengono utilizzati per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico terapeutici. Sul totale degli indicatori, il sistema prevede anche un sottoinsieme costituito da 22 di essi (contro i 33 della tradizionale “griglia”), che viene definito “core”. Ed al quale, sostanzialmente, le regioni saranno chiamate a “rispondere” in termini di dati, comunicando il flusso informativo richiesto nel momento in cui scatterà il monitoraggio. Cifre alla mano, per gli indicatori è prevista una valutazione compresa tra zero e cento, con la soglia di sufficienza fissata a 60 punti. A uno studio della variabilità temporale e territoriale degli indicatori viene affidata l’assegnazione di ulteriori criteri di penalità o premialità. Il Nuovo sistema farà scattare piani di potenziamento dei Lea in caso di carenze riscontrate in almeno 2 macro livelli (tra ospedale, distretto e prevenzione) con un’attenzione sempre più costante da parte del ministero della Salute. E con la possibilità di ricorrere al commissariamento solo come extrema ratio. Da tempo al Ministero della Salute, nell’ambito del Comitato Lea, è stato istituito un tavolo tecnico con l’obiettivo di sperimentare la metodologia del nuovo sistema. Ebbene, ad oggi sono disponibili i dati della sperimentazione relativa al 2016. Ed ecco la prima sorpresa: solo nove sono risultate leRegioni promosse con il nuovo sistema di calcolo contro le 14 “premiate”dalla vecchia griglia dei Lea. Più nel dettaglio, la sperimentazione del Nsg ha fotografato l’immagine di un Paese diviso in due. Promosse Piemonte,Lombardia, P.A. Trento, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria eMarche. Bocciate Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata,Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta, P.A. Bolzano, Molise, Campania eSardegna. Secondo la tradizionale griglia 2016, invece, la “maglia nera”spettava soltanto a Calabria e Campania.

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