“Task force” italiana composta da scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità, del Dipartimento di Ricerche Traslazionali dell’Irbm di Pomezia e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ha identificato una strategia potenzialmente in grado di frenare la catena del contagio della malaria, malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere “Plasmodium“, che può essere trasmesso all’uomo mediante la puntura di zanzare del genere “Anopheles“.
INDIVIDUATE SETTE STRUTTURE MOLECOLARI
In particolare, lo studio – i cui risultati sono stati pubblicati su “Communications Biology“, rivista scientifica del gruppo Nature – ha identificato sette diverse strutture molecolari (tre delle quali ancora sconosciute ai ricercatori) abili nell’aggredire ed eliminare i gametociti, ovvero le forme del parassita trasmissibili alla zanzara, impedendo così lo sviluppo del parassita nell’insetto.
UNA VIA PER NUOVI FARMACI
Il lavoro promette l’identificazione di composti a doppio stadio e selettivi per i gametociti da sviluppare in una nuova generazione di farmaci capaci di bloccare la trasmissione contribuendo così all’eliminazione della malaria.