Una ricerca dell’università svedese di Umeå, potrebbe avere implicazioni per gli studi sull’olfatto alterato, uno dei sintomi più comuni (anche) del Covid. Pubblicato su “Nature Communications“, lo studio ha infatti scoperto, attraverso la microscopia correlativa, all’interno dei neuroni che normalmente utilizziamo per percepire gli odori, la presenza di un componente cellulare precedentemente sconosciuto. Si tratta di un “organello” al quale è stato dato il nome di “multivesicular transducosome”.
COSA SONO GLI ORGANELLI
Da un punto di vista scientifico, gli organelli sono equiparabili a vere e proprie “stazioni di lavoro” distinte all’interno delle cellule che possono essere paragonate ai diversi organi del corpo: organelli diversi hanno dunque funzioni diverse nella cellula. La maggior parte di questi è comune a diversi tipi di cellule, ma ci sono anche organelli con funzioni specifiche che si ritrovano solo in alcuni tipi.
LA TRASDUZIONE
Le cellule nervose olfattive hanno delle proiezioni lunghe, particolari “ciglie“, che sporgono nella cavità nasale. Queste contengono le proteine che legano le sostanze odorose e di conseguenza avviano gli impulsi nervosi che poi vengono trasferiti al cervello. La conversione dell’odore in impulsi nervosi è chiamata trasduzione e l’organello appena scoperto contiene solo proteine di trasduzione.
IL RUOLO DEL TRANSDUTTOMA
In particolare, il ruolo del transduttosoma è quello di immagazzinare (e mantenere) le proteine di trasduzione separate l’una dall’altra finché non sono necessarie. Dopo la stimolazione olfattiva, la membrana esterna dell’organello si rompe, rilasciando le proteine di trasduzione in modo che queste possano raggiungere le ciglia del neurone. Così, infine, viene percepito l’olfatto.