In un recente studio, pubblicato su “Nature“, il gruppo Bork dell’EMBL Heidelberg, in collaborazione con un consorzio che coinvolge più di venti istituti di ricerca europei, ha dimostrato che molti farmaci, normalmente utilizzati per trattare disturbi cardiometabolici e antibiotici, possono avere potenti effetti sulla composizione e sullo stato dei batteri microbi intestinali. In particolare, sono stati “testati” 28 diversi farmaci e molte combinazioni di medicinali.
EFFETTI CHE SI ACCUMULANO NEL TEMPO
Il report ha evidenziato anche che, sebbene l’impatto negativo e duraturo degli antibiotici sui batteri intestinali sia già noto, tali effetti probabilmente si accumulano nel tempo. In compenso, così come dimostrato dai ricercatori, altri medicinali, inclusa l’aspirina, possono avere un’influenza positiva sul microbioma intestinale.
LA SPERANZA DEI RICERCATORI
La task-force di studiosi spera, ora, che i risultati della loro ricerca possano fornire conoscenze in grado di aiutare nella riprogrammazione delle cure e nella pianificazione di strategie di prevenzione e trattamento individualizzate.