Anche dopo miliardi di dosi somministrate durante la pandemia, i vaccini a RNA messaggero (mRNA) riservano ancora sorprese. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature rivela infatti che potrebbero inaspettatamente indurre le cellule a produrre piccole quantità di proteine ”indesiderate”. Tali alterazioni (che aiutano l’RNA messaggero a persistere nelle cellule viventi) potrebbero ostacolare la sintesi proteica. In ogni caso non ci sono prove che questi errori compromettano la sicurezza dei vaccini COVID-19, che hanno salvato milioni di vite, e i ricercatori hanno già proposto una soluzione che potrebbe aiutare a rendere i futuri vaccini o farmaci basati sugli mRNA, più sicuri e ancora più efficaci.
NULLA DI ALLARMANTE
Altri scienziati affermano che non c’è nulla di allarmante nel report di Nature, e concordano sul fatto che tale studio potrebbe aiutare a migliorare la progettazione dei trattamenti a base di mRNA ancora in fase di sviluppo. Lo “studio fondamentale” fornisce comunque “nuove informazioni su come le cellule producono proteine da mRNA sia naturale che artificiale”, ha spiegato al Science Media Centre del Regno Unito il virologo Stephen Griffin dell’Università di Leeds. Lo scienziato ha aggiunto che “alcuni dei futuri usi terapeutici più ampi della tecnologia RNA oltre ai vaccini potrebbero comportare dosaggi più elevati e più frequenti”. E’ quindi “necessario affrontare tutti i possibili problemi” ha concluso.
Fonte news: Science (clicca per saperne di più)