Una terapia sintetica, derivata dal microbioma, sarebbe in grado di contrastare la cosiddetta “resistenza” agli antibiotici. E’ quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista “Cell Host & Microbe“, condotto da alcuni scienziati dell’americana Penn University i quali hanno dimostrato una nuova strategia per il trattamento contro il Clostridioides difficile, un batterio associato a diversi sintomi intestinali tra i quali la diarrea. Nel momento in cui l’equilibrio del microbioma viene compromesso, il patogeno in questione si sviluppa in modo incontrollato provocando diverse “minacce” per l’intera salute dell’organismo. Ebbene, la nuova terapia sintetica – testata su una meta-analisi di 12 studi sull’uomo – si basa su un trapianto di microbiota fecale sintetico (sFMT1), attraverso il quali un donatore sano offre i propri batteri delle feci per il tratto gastrointestinali di un ricevente. Gli scienziati sono intervenuti per evitare il trattamento con antibiotici che è considerato proprio il principale fattore di rischio per l’infezione da C. difficile (CDI).
Fonte news: Cell Host & Microbe (clicca qui per saperne di più)