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Celiachia, scoperto il meccanismo che scatena la reazione immunitaria al glutine

Importanti novità nello studio delle cause che scatenano la celiachia: un gruppo di ricerca guidato dalla McMaster University in Canada, ha individuato il meccanismo che scatena la risposta immunitaria al glutine, una proteina presente nel grano, nella segale e nell’orzo, che provoca questa malattia.

La scoperta, frutto di 6 anni di studi, pubblicata sulla rivista “Gastroenterology“, potrebbe aprire nuove strade per lo sviluppo di terapie innovative in grado di fronteggiare una patologia che, attualmente, colpisce una persona su cento e la cui incidenza è quasi raddoppiata negli ultimi 25 anni. Allo stato, la malattia ha come unico trattamento una rigorosa e permanente dieta priva di glutine così da evitare pesanti sintomi intestinali e problemi di assorbimento.

Ebbene, il report ha rivelato un quadro piuttosto complesso della malattia. Molto più complesso di quanto ci si aspettasse. Grazie a un modello dell’epitelio intestinale ricostruito in laboratorio, il team di ricercatori, coordinato dalla prof.ssa Elena Verdu, docente di gastroenterologia e direttrice del Farncombe Family Digestive Health Research Institute presso l’ateneo canadese, è riuscito infatti a dimostrare, per la prima volta, che le cellule dell’epitelio stesso sono direttamente coinvolte nell’attivazione del sistema immunitario.

Utilizzando cellule prelevate da pazienti celiaci e da topi geneticamente modificati, la task-force di scienziati ha sviluppato modelli tridimensionali dell’epitelio che riveste l’intestino, noti come organoidi. Modelli che hanno permesso agli studiosi di analizzare gli effetti di specifiche molecole in condizioni controllate, cosa difficilmente realizzabile nel complesso ambiente intestinale degli organismi viventi.

In tal modo, i ricercatori della McMaster sono riusciti a identificare le molecole che “avvisano” le cellule immunitarie della presenza di glutine e, tracciando l’intera sequenza degli eventi, sono stati in grado di dimostrare che l’epitelio riveste un ruolo fondamentale nell’attivazione della risposta immunitaria. Un meccanismo già ipotizzato in precedenza, ma mai stato dimostrato scientificamente finora.

Lo studio ha inoltre evidenziato che, una volta “rilevata” la presenza del glutine, l’epitelio intestinale invia segnali ancora più potenti alle cellule immunitarie in presenza di agenti patogeni. Sara Rahmani, prima autrice dello studio, suggerisce che questa scoperta potrebbe, in futuro, consentire la prevenzione della celiachia nelle persone a rischio, individuando la presenza di patogeni e inibendo la loro interazione con il glutine e l’epitelio intestinale.

Il nostro lavoro “ci ha cosentito di stringere il cerchio attorno alla causa ed all’effetto specifici e di dimostrare esattamente se e come avviene la reazione”, ha sottolineato Tohid Didar, ingegnere esperto di nano e biomateriali.

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Foto: BRRT @Pixabay

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