Scopri le notizie più recenti

Carcinoma metastatico della prostata: la Commissione Europea approva la prima terapia con radioligando

Passi avanti nella lotta contro il tumore, in particolare il carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione e PSMA-positivo. L’azienda Novartis ha, infatti, annunciato, con una nota pubblicata sul proprio sito, che la Commissione europea (CE) ha approvato l’utilizzo di Pluvicto® (INN: lutetium [177Lu] vipivotide tetraxetan), una terapia di precisione a base di radioligando, che utilizza radiazioni a scopo terapeutico, ovvero che colpiscono le singole cellule tumorali.

I RISULTATI DELLO STUDIO DI FASE III VISION
Il via libera è arrivato sulla scorta dei risultati fatti registrare dallo studio di fase III VISION, nel corso del quale i partecipanti – precedentemente trattati con inibizione della via AR e chemioterapia a base di taxani – che avevano ricevuto Lutezio vipivotide tetraxetan, più il miglior standard di cura, avevano avuto una riduzione del 38% del rischio di morte e un calo statisticamente rilevante del rischio di progressione radiografica della malattia o di decesso, rispetto al solo BSoC. Circa un terzo dei malati aveva dimostrato una risposta obiettiva con lutezio vipivotide tetraxetan più BSoC, rispetto al 2% trattato con il solo BSoC.

COME FUNZIONA IL TRATTAMENTO
Pluvicto®, secondo quanto spiega Novartis, va somministrato in associazione con la terapia di deprivazione androgenica (ADT), con o senza inibizione della via del recettore degli androgeni. In buona sostanza, dopo la somministrazione nel flusso sanguigno, il radiofarmaco si “lega” alle cellule bersaglio, comprese quelle tumorali della prostata che esprimono PSMA, una proteina transmembrana. Una volta legate, le emissioni di energia dal radioisotopo danneggiano le cellule bersaglio e le cellule vicine interrompendo, così, la loro capacità di replicarsi e/o innescando la morte cellulare.

Fonte news: comunicato Novartis

Notizie

Articoli recenti