Tumori del cuore: straordinario passo in avanti nel campo della ricerca scientifica sulla patogenesi del mixoma cardiaco. Il gruppo di ricerca del prof. Daniele Torella, ordinario di Cardiologia, nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, ha infatti individuato, per la prima volta, le vere cellule staminali tumorali del mixoma atriale. Il report è stato pubblicato sulla rivista “European Heart Journal“, ad oggi la più prestigiosa al mondo per impatto scientifico in ambito cardiovascolare.
Nel lavoro, i ricercatori del Laboratorio di Cardiologia Molecolare e Cellulare (MaCCardio Lab) dell’ateneo calabrese, diretto dal prof. Torella, hanno analizzato 26 mixomi umani, identificando e isolando delle cellule con caratteristiche di vere cellule staminali tumorali capaci, in esperimenti in vivo di xenotrapianto in topi immunodepressi, di riformare il mixoma cardiaco. In particolare, lo studio ha anche permesso di individuare il meccanismo molecolare, rappresentato dalla disregolazione dell’espressione di alcuni microRNAs (piccole molecole endogene di RNA non codificante), responsabile della trasformazione delle cellule staminali normali in cellule staminali tumorali.
In poche parole, il report – cui è stato dedicato anche un Editorial – dimostra, per la prima volta, l’esistenza di una cellula staminale tumorale che dà origine al mixoma atriale, il che, di conseguenza, sembra indicare i mixomi cardiaci come la prima malattia cardiaca umana correlata alle cellule staminali del cuore adulto.
Il lavoro, che ha avuto come primo autore la dottoressa Mariangela Scalise, ha visto, tra gli altri, anche il contributo delle dottoresse Fabiola Marino, Eleonora Cianflone, Teresa Mancuso, Carla Vicinanza e Iolanda Aquila, e dei dottori Luca Salerno e Konrad Urbanek, ricercatori che fanno parte del team del MaCCardio Lab. Inoltre, va ricordato l’indispensabile contributo offerto dai diversi scienziati del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, diretto dal prof. Giuseppe Viglietto, anche egli co-autore del lavoro, a testimonianza di una vitale e produttiva collaborazione con l’integrazione di diverse competenze scientifiche, tra cui la Cardiochirurgia del prof. Pasquale Mastroroberto, il Laboratorio di Chimica Farmaceutica della prof.ssa Donatella Paolino, ed il Laboratorio di Citofluorimetria del dr. Valter Agosti, nel CIS di Genomica diretto dal prof. Francesco S. Costanzo. Allo studio hanno, infine, partecipato anche il prof. Pierangelo Veltri del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, e diversi scienziati nazionali ed internazionali, tra i quali si sono distinti il prof. Alessandro Weisz ed i suoi collaboratori, dottori Giorgio Giurato e Maria Ravo dell’Università di Salerno; i prof. Michele Torella, Marisa De Feo, Antonella De Angelis e Liberato Berrino dell’Università della Campania “L.Vanvitelli”, il professor Bernardo Nadal-Ginard di Boston (USA) e la prof.ssa Georgina M. Ellison-Hughes del King’s College di Londra.
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