Una delle sfide più complesse della moderna biologia è stata vinta grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. E’ stata trovata, infatti, proprio grazie all’intelligenza artificiale, la chiave per prevedere la struttura delle proteine, molecole cruciali per la vita, sulla base della sequenza di amminoacidi che le compongono. L’obiettivo, inseguito da oltre mezzo secolo dai laboratori di tutto il mondo, è stato raggiunto dall’azienda britannica DeepMind di Google con l’algoritmo Alphafold, che ha sbaragliato la concorrenza nella competizione internazionale Casp (Critical Assessment of Protein Structure Prediction). Si tratta di una vera e propria rivoluzione per la biologia, perché consente di poter programmare enzimi e farmaci.
Integrità del genoma cellulare: un’arma contro il tumore
Individuato l’importante “ruolo chiave” svolto dalla proteina DDX3X