Le lacrime possono raccontare molto, anche da un punto di vista clinico. Soprattutto se raccolte con il test di Schirmer: un esame semplice da eseguire usato comunemente in oculistica che i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno trasformato in una chiave d’accesso all’universo immunologico della cheratocongiuntivite primaverile (VKC), una forma rara e grave di allergia oculare che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. I risultati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Allergy, tra le più autorevoli in ambito allergologico e immunologico. Lo studio è frutto di una collaborazione tra l’Unità di Ricerca Cellule Linfoidi dell’Immunità Innata e l’ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa patologia coordinato dall’Unità Operativa di Allergologia e dall’Unità Operativa di Oculistica.
La cheratocongiuntivite primaverile o vernal (primaverile in latino) è una forma di allergia oculare particolarmente severa che provoca prurito, lacrimazione, fotofobia e con un impatto significativo sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. È caratterizzata da una infiammazione della congiuntiva più complessa e più grave di quella presente nella congiuntivite allergica propriamente detta (da pollini, acari, muffe), con un maggior rischio di complicanze quali cheratite, ulcere corneali, cheratocono. Sebbene siano disponibili terapie locali – dagli antistaminici ai corticosteroidi fino ai colliri immunosoppressivi – non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti.
Fonte news: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (clicca per approfondire)
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