Virus sincinziale: l’Italia risulta uno dei paesi europei con il tasso di positività più alto. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su “The Lancet Respiratory Medicine“, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali del settore, con il quale è stato analizzato l’impatto del VRS su bambini sotto i cinque anni. Al report, che ha preso in esame i dati di cinque Paesi del Vecchio Continente (Italia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito) ha partecipato anche l’Università di Pisa, ed è durato dal 2021 al 2023 coinvolgendo, complessivamente, più di 3.400 bambini. Dallo studio è emerso che circa un terzo (32,9%) delle infezioni respiratorie acute nei bambini in età prescolare risultava associato al virus sinciziale. La durata media della malattia ammontava a circa 12 giorni, con oltre il 45% dei genitori che ha dovuto assentarsi dal lavoro e il 70% dei bambini che ha perso giorni di scuola o asilo. I risultati evidenziano inoltre notevoli differenze tra i paesi coinvolti nello studio in termini di approcci terapeutici, di utilizzo delle risorse sanitarie e di impatto sociale.
Fonte news: Università di Pisa