Un farmaco in grado di contrastare gli accumuli proteici tossici nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer, potrebbe dare una nuova speranza a milioni di persone che soffrono per questa terribile malattia. A scoprirlo, un team di ricercatori internazionali guidato da esperti britannici. Lo scrive il Daily Mail spiegando che lo sviluppo di tale farmaco, denominato RI-AG03 e finora testato solo su cellule umane (in laboratorio) e sugli animali, è tuttora in corso.
Il medicinale in questione, basato su peptide D-ammino retro-inverso e stabile, agisce su due “punti critici” della proteina che causa il peggioramento, nel corso del tempo, della condizione di perdita di memoria. “I risultati iniziali sono promettenti” rivelano gli scienziati. Sebbene, infatti, in passato siano stati sviluppati farmaci “mirati” per colpire questo tipo di proteine, di solito questi agiscono solo su una delle aree “danneggiate” e non su entrambe come invece “promette” di fare il rivoluzionario RI-AG03.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association
Fonte news: Daily Mail